La danza rappresenta nessuna cosa, ma ogni cosa.
Ogni mente è plasmata dalle esperienze più banali.
Se l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
La storia è la scienza delle cose che non si ripetono.
Se il Bene, invece che estraneo, incomprensibile, un altrui capriccio, ci apparisse nostro, espressione di ciò che vogliamo profondamente, non ci sarebbe alcun merito ad obbedirgli, poiché non vi sarebbe alcuna amarezza.
L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare.
Il bel danzar che con virtù s'acquista per dar piacer all'anima gentile conforta il cuore e fal più signorile e porge con dolcezza allegra vista.
La danza è un canto del corpo, sia esso di gioia o di pena.
L'unica storia è la storia della musica: un ballo al chiaro di luna.
Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare.
Il balletto è un'arte severamente tradizionalista quanto stupefacentemente viva e proiettata nel futuro.
Il teatro è un'altra esperienza, perché li devi capire veramente il ballo, devi raccontare la Danza come una storia, e per me è la cosa più bella che esiste.
C'è tra la danza e la scultura antica una correlazione così stretta che si può affermare che la scultura fissa diversi momenti danzati.
Per farmi venire un collo del piede da vera ballerina chiedevo alle mie amiche di sedersi per ore sulle mie caviglie.
Nella vita come nella danza: la grazia scivola sui piedi ricoperti di vesciche.
Ho steso corde da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d'oro da stella a stella, e danzo.
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