Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà.— Paul Valéry
Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà.
La morte è scrutata solo da occhi viventi.
Dio ha creato l'uomo, e non trovandolo sufficientemente solo, gli ha dato una compagna per fargli sentire di più la solitudine.
La venerazione del passato conduce a un pessimismo ingiustificato sul presente e impedisce di capire che l'avvenire non è già più quello che era.
Giudica le intelligenze facendo attenzione a dove mirano.
Un uomo è intelligente quando manifesta una certa indipendenza dalla comuni aspettative.
Dipingere non è un'operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un'opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi.
Mi è difficile parlare della mia pittura poiché è sempre nata in uno stato di allucinazione, provocato da uno choc qualunque, oggettivo o soggettivo, e del quale sono interamente irresponsabile.
Niente mi rende così felice come osservare la natura e dipingere quello che vedo.
Dipingere non è per me un divertimento decorativo, oppure l'invenzione di plastica di una realtà ambigua; ogni volta la pittura deve essere invenzione, scoperta, rivelazione.
Chiunque si dedichi alla pittura dovrebbe iniziare tagliandosi la lingua.
Il pittore di ritratti è come lo scrivano, obbligato a copiare l'altrui scritto, senza poterlo correggere quando è sbagliato.
Ai pittori ed ai poeti sempre fu concesso di osare qualche cosa nel limite dovuto.
La pittura è più forte di me, mi costringe a dipingere come vuole lei.
La pittura non deve essere esclusivamente visiva o retinica, deve 'interessare' anche la 'materia grigia'.
Una bella donna può essere dipinta come un totem, una regina, una sfinge, una dea, ma non come una donna.