In fondo la colpa di tutto ciò che ci accade nella vita è esclusivamente nostra. Tanta gente ha avuto le nostre stesse difficoltà, ma ha reagito in maniera diversa.
Il desiderio non è ciò che vedi ma quello che immagini.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
Non dobbiamo mai giudicare la vita degli altri, perché ciascuno conosce il proprio dolore e la propria rinuncia.
Chi è capace di sentire, sa che si può provare piacere ancor prima di sfiorare l'altra persona. Le parole, gli sguardi... racchiudono il segreto della danza.
I colpevoli è meglio sceglierli che cercarli.
L'uomo può sopportare le disgrazie, esse sono accidentali e vengono dal di fuori: ma soffrire per le proprie colpe, ecco l'aculeo della vita.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
Quando le cose mi cadono dalle mani, non è colpa mia, è colpa delle cose.
Non c'è male all'infuori della colpa.
Si dimentica la propria colpa, quando la si è confessata a un altro, ma di solito non la dimentica l'altro.
La colpa esiste solo per i rei confessi. L'insufficienza di prove e il beneficio del dubbio sono capisaldi giuridici irrinunciabili.
Meglio dallo psicanalista che dal confessore. Per questo è sempre colpa tua, per quello è sempre colpa degli altri.
La colpa è così piena d'ingenua gelosia che si versa da sola per timore d'essere versata.
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