Una colpa non è cancellata finché si rammenta.
Speranza, sogno di chi veglia.
Teneva la moglie come certi bibliofili tengono i libri, senza toccarli.
Un uomo io lo stimo quanto insaccoccia. L'anima umana sta nella borsa. Vuota la borsa, addio anima!
Chi molto dice, pensa poco.
Qual è la miglior lingua? Leggo Shakespeare, e dico, è l'inglese, leggo Virgilio e dico "è il latino", leggo Dante e dico è l'italiano, leggo Richter, e dico, è il tedesco, leggo Porta, e dico è il milanese.
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
Meglio dallo psicanalista che dal confessore. Per questo è sempre colpa tua, per quello è sempre colpa degli altri.
Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Quando le cose mi cadono dalle mani, non è colpa mia, è colpa delle cose.
Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un'altra colpa che le sia compagna.
Non c'è male all'infuori della colpa.
L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.
Le colpe delle donne, dei fanciulli, dei servi, dei deboli, dei poveri, degli ignoranti sono colpe dei mariti, dei padri, dei padroni, dei forti, dei ricchi, dei sapienti.