Quando le cose mi cadono dalle mani, non è colpa mia, è colpa delle cose.
C'è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito.
Se noi imparassimo a parlare, gli animali ci capirebbero meglio.
Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande.
L'ottimismo è il profumo della vita.
Le colpe delle donne, dei fanciulli, dei servi, dei deboli, dei poveri, degli ignoranti sono colpe dei mariti, dei padri, dei padroni, dei forti, dei ricchi, dei sapienti.
Un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, nè la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch'egli abbia violati i patti coi quali le fu accordata.
Non c'è male all'infuori della colpa.
In fondo la colpa di tutto ciò che ci accade nella vita è esclusivamente nostra. Tanta gente ha avuto le nostre stesse difficoltà, ma ha reagito in maniera diversa.
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
Chi sfugge ad un processo confessa la propria colpa.
Meglio dallo psicanalista che dal confessore. Per questo è sempre colpa tua, per quello è sempre colpa degli altri.
L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice.