Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice.— Publilio Siro
Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice.
Nessun uomo è felice se non pensa a se stesso come tale.
Se non vuoi adirarti spesso con qualcuno, arrabbiati per bene una volta per tutte!
Gli stolti temono la fortuna, i saggi la sopportano.
La pazienza spesso provocata diventa ira furibonda.
Chi fa un'offerta a un morto, a quello non da nulla e toglie a sé stesso.
Si dimentica la propria colpa, quando la si è confessata a un altro, ma di solito non la dimentica l'altro.
Meglio dallo psicanalista che dal confessore. Per questo è sempre colpa tua, per quello è sempre colpa degli altri.
Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
Le colpe delle donne, dei fanciulli, dei servi, dei deboli, dei poveri, degli ignoranti sono colpe dei mariti, dei padri, dei padroni, dei forti, dei ricchi, dei sapienti.
Ricorda che si dovrebbe essere grati che vi siano delle colpe di cui si può essere accusati ingiustamente.
Un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, nè la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch'egli abbia violati i patti coi quali le fu accordata.
Non c'è male all'infuori della colpa.
Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un'altra colpa che le sia compagna.