Si dimentica la propria colpa, quando la si è confessata a un altro, ma di solito non la dimentica l'altro.
Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.
Se si trasferisce il centro di gravità della vita non nella vita, ma nell'aldilà nel nulla si è tolto il centro di gravità alla vita in generale.
Che cosa può soltanto essere la conoscenza? Interpretazione, non spiegazione.
C'è da dubitare che un gran viaggiatore abbia trovato in qualche parte del mondo zone più brutte che nella faccia umana.
La mia umanità non consiste nel partecipare ai sentimenti degli uomini, ma nella capacità di sopportare questa partecipazione.
Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un'altra colpa che le sia compagna.
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
La colpa è così piena d'ingenua gelosia che si versa da sola per timore d'essere versata.
La colpa esiste solo per i rei confessi. L'insufficienza di prove e il beneficio del dubbio sono capisaldi giuridici irrinunciabili.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, nè la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch'egli abbia violati i patti coi quali le fu accordata.
In fondo la colpa di tutto ciò che ci accade nella vita è esclusivamente nostra. Tanta gente ha avuto le nostre stesse difficoltà, ma ha reagito in maniera diversa.
Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice.
Chi sfugge ad un processo confessa la propria colpa.
L'uomo può sopportare le disgrazie, esse sono accidentali e vengono dal di fuori: ma soffrire per le proprie colpe, ecco l'aculeo della vita.
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