E' dai tempi del liceo che la mia vita ruota attorno al teatro.
Non abbandonerò mai il teatro e la soddisfazione di un pubblico diverso ogni sera.
L'osteria nella quale prendo i miei pasti è uno dei luoghi nei quali amo l'Italia. Entrano cani festosi, che nessuno sa di chi sono, bambini nudi con in mano un fiasco impagliato. Mangio, solo come il Papa, non parlo a nessuno, e mi diverto come a teatro.
Il segreto della mia arte è... lavorare, amare la propria lingua con la stessa energia di Bruce Springsteen, amare il teatro come la famiglia.
L'esperienza teatrale mi ha aperto nuovi orizzonti, mi ha stimolato a sperimentare nuovi approcci e nuove idee nell'ambito della scultura stessa, in particolare per le opere di grandi dimensioni.
Il teatro mi ha tenuto in vita e mi ha dato modo di applicarmi al mio talento.
Al cinema, si recita; al teatro, è recitare.
Senza il teatro non ci sarebbe la televisione e nemmeno il cinema.
Se è assolutamente necessario che l'arte o il teatro servano a qualche cosa, dirò che dovrebbero servire a insegnare alla gente che ci sono attività che non servono a niente, e che è indispensabile che ce ne siano.
Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere.
Ho sempre rifiutato le offerte teatrali, perché ritengo che il vero attore sia quello di teatro, che apre il palcoscenico e, se sbaglia una sillaba, viene buttato fuori dal pubblico. Nel cinema, al quarantesimo ciak, anche una scimmia riesce a far bene la scena.