Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto in un teatro.
Ho una visione molto pessimistica del futuro: ogni volta che vedo le news vorrei avere accanto uno psichiatra.
Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto su una poltrona di un teatro.
Soltanto ora so quello che è importante nella vita. Importante è sapere che nulla è importante.
Continuo a considerarmi un attore di teatro.
L'intervallo fra un atto e l'altro era necessario per regolare le candele.
In teatro abbiamo le parole. E le parole hanno uno spazio, rimangono nell'aria. Si possono ascoltare, sentire, possiamo sperimentare il loro peso. Nel cinema, però, le parole sono relegate ad un secondo livello che le assorbe.
Il teatro può diventare spaventosamente ripetitivo.
E' solo sul palco che gli attori si sentono vivi.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
Se fare teatro è il tuo obiettivo, devi lavorare sulla voce, svilupparne le variazioni e la flessibilità, ma soprattutto la capacità di farsi sentire.
Come attore non ho preso molto da mio padre, perché sono piuttosto diverso da lui caratterialmente. Credo di aver preso da lui il rigore, una serietà professionale al limite della malattia mentale, che però mi è utile, soprattutto in teatro.
Non c'è un aspetto della mia carriera in particolare che voglio cancellare o ricordare. La pubblicità in tv, il duetto con Mina, i ruoli al fianco di grandi attori in teatro o l'aver lavorato al fianco di grandi comici che mi hanno fatto crescere sono tutte esperienze che mi hanno arricchit.
La performance non è un'illusionistica copia della realtà, nè la sua imitazione. Non è una serie di convenzioni accettate come un gioco di ruolo, recitato in una seperata realtà teatrale. L'attore non recita, non imita, o pretende. Egli è se stesso.