Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto in un teatro.
Ho una visione molto pessimistica del futuro: ogni volta che vedo le news vorrei avere accanto uno psichiatra.
Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto su una poltrona di un teatro.
Soltanto ora so quello che è importante nella vita. Importante è sapere che nulla è importante.
Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita.
Per non lasciar sguarnito il "mio" teatro, costrinsi Paolo Grassi a portare "I Giganti" a Catania. E lui, facendosi precedere dai tir della scenografia, obbedì.
Non abbandonerò mai il teatro e la soddisfazione di un pubblico diverso ogni sera.
E' bello andare a teatro ed essere costretti a stare seduti e pensare alla vita. E' un'esperienza quasi religiosa.
Il cinema è solo una moda passeggera. È il dramma in lattina. Il pubblico vuole vedere attori in carne ed ossa sul palcoscenico.
Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino.
Il teatro continua ad esistere, e non soltanto come abitudine, come modo d'impiego del tempo libero, ma come esigenza profonda e ineliminabile della vita sociale...
Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello.
La vanità è essenzialmente spettacolo e teatro, due parole che rimandano all'atto del guardare, osservare, contemplare, ammirare: nessuno sarebbe vanitoso, nessuno anzi avrebbe alcuna ragione di manifestarsi nel minimo gesto, se non potesse vedersi e, soprattutto, essere visto.