C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.— Denis Diderot
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
La vita claustrale è una vita da fanatici o da ipocriti.
Con la virtù si fanno solo opere fredde. Sono la passione e il vizio ad animarle.
Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione.
Se sentite una donna dir male dell'amore ed un letterato della fama, state pur certi che la donna sta invecchiando e che il talento del letterato è in declino.
La mente si comporta come quei giovani dissoluti che corrono dietro alle ragazze con l'aria sventata, il volto sorridente, l'occhio vivace e il nasino all'insù, corteggiandole tutte senza attaccarsi a nessuna di loro. Ecco: i miei pensieri sono le mie puttane.
Il corpo e la sua morte restano i più grandi pensatori.
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
Si usano deplorare le morti premature, ma nessuno depreca quelle tardive, ben più incresciose di tutte.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.
La morte acuisce i desideri.
Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco.
La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
Oltre all'attesa di quello che accadrà dopo la morte, mi inquietano altri due interrogativi antecedenti e senza risposte: quando e come moriro? E il quando è meno preoccupante del come.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.