L'ignoranza è più vicino alla verità del pregiudizio.
La vita claustrale è una vita da fanatici o da ipocriti.
Il primo prete fu il primo imbroglione che incontrò il primo fesso.
Il Dio dei cristiani è un dio che fa molto caso dei suoi pomi e poco dei suoi figli.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: la volontà è il prodotto del desiderio.
Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell'energia. Questa è l'apoteosi dell'ignoranza umana.
Quando l'ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola. Quella bussola è l'intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato.
Il sapere è quella parte della nostra ignoranza che abbiamo ordinata e classificata.
Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà.
La logica è solo un modo per essere ignorante in modo abissale.
Non appena l'esilio mi astrinse a lasciare l'Italia e fui spettatore d'altro ordine di civiltà e uditore d'altri maestri, subito mi si aprì dentro l'animo l'occhio doloroso della coscienza, ed ebbi della mia ignoranza una paura ed una vergogna da non credere.
Ammettere la propria ignoranza è un segno di intelligenza.
Una persona non è mai felice se non a prezzo d'una certa ignoranza.
Il più delle volte l'ignoranza può essere vinta: noi non sappiamo perché non vogliamo sapere.
Per combattere l'ignoranza si può cominciare dove si vuole. Il mio insegnamento è "impara ogni giorno almeno una cosa nuova, se lo fai cambi la vita (in meglio)".