La vita è solo un breve periodo di tempo nel quale siamo vivi.
Non è l'essere arrabbiati che conta, è l'essere arrabbiati per le cose giuste.
Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.
Nessuna infanzia è priva di terrori.
Aveva imparato la lezione peggiore che la vita possa insegnare: che non c'è un senso. E quando capita una cosa simile, la felicità non è piú spontanea. È artificiale e, anche allora, comprata al prezzo di un ostinato estraniamento da se stessi e dalla propria storia.
Non sei tenuto a venerare la tua famiglia, non sei tenuto a venerare il tuo paese, non sei tenuto a venerare il posto dove vivi, ma devi sapere che li hai, devi sapere che sei parte di loro.
Ricordiamo il vecchio adagio: "si vis pacem, para bellum": se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: "si vis vitam, para mortem": se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.
La vita ci insegna ad essere meno duri con noi stessi e con gli altri.
Meglio essere protagonisti della propria tragedia che spettatori della propria vita.
L'unico modo efficace di sopportare la vita, è di dimenticarla.
La vita era un sogno... ora siamo svegli.
Ogni fase della vita è diversa dalle altre. E io le voglio assaporare tutte.
La vita è l'infanzia della nostra immortalità.
L'educazione non serve solo a preparare alla vita, ma è vita stessa.
La vita non pensa che a riposarsi il più possibile in attesa della morte. La vita pensa solo a morire.
La vita, nel bene e nel male, è imprevedibile e talora afugge ai calcoli e alle proiezioni matematiche.