Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.— Philip Roth
Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.
Non c'è niente da fare con quello che pensa la gente, se non badarci il meno possibile.
Non sei tenuto a venerare la tua famiglia, non sei tenuto a venerare il tuo paese, non sei tenuto a venerare il posto dove vivi, ma devi sapere che li hai, devi sapere che sei parte di loro.
Aveva imparato la lezione peggiore che la vita possa insegnare: che non c'è un senso. E quando capita una cosa simile, la felicità non è piú spontanea. È artificiale e, anche allora, comprata al prezzo di un ostinato estraniamento da se stessi e dalla propria storia.
Non è l'essere arrabbiati che conta, è l'essere arrabbiati per le cose giuste.
Com'è umano avere un segreto, è anche umano, prima o poi, svelarlo.
Meno sappiamo e più lunghe sono le nostre spiegazioni.
Se quelli che dicono male di me sapessero quel che penso di loro, direbbero peggio.
Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.
Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in dieci secondi, allora non vale la pena di saperla.
Se l'individuo non può sapere niente, perché tutti insieme ne saprebbero di più?
Un pò di sapere è pericoloso: bevi a fondo dalla sorgente pieria, o non gustarne affatto: lì brevi sorsi inebriano il cervello, e il berne molta di nuovo lo rischiara.
Con poco sapere, ma di buona qualità, si produce di più che con moltissimo sapere di cattiva qualità.
Insopportabile una vita di cui si sa troppo.
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
Dobbiamo sapere, sapremo.