Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
In Italia tutto è a mezzo.
Non si può dubitare di un'ideologia appena scelta.
Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un'ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore.
Il sogno di ogni giocatore (condiviso da ogni spettatore) è partire da metà campo, dribblare tutti e segnare. Se, entro i limiti consentiti, si può immaginare nel calcio una cosa sublime, è proprio questa. Ma non succede mai.
La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.
Devi essere in grado di tollerare ciò che non ti è necessariamente gradito; in tal modo sarai libero.
La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.
L'uomo, l'uomo-artista crede più o meno in buona fede di aspirare alla libertà, ma nel suo profondo la considera come un'ipotesi disastrosa e, per fortuna, inattuabile.
La libertà è condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è libertà non può esservi legalità.
Non fuggire in cerca di libertà quando la tua più grande prigione è dentro di te.
Se una libera società non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi.
L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.
La libertà sta nel non arrivare mai in orario.
Non può esserci libertà senza giustizia sociale e non può esserci giustizia sociale senza libertà.
Bisogna essere disposti a sopportare molto, anche in termini di difficoltà economica, per amore della libertà.