Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.
Nel quartiere borghese c'è la pace di cui ognuno dentro si contenta, anche vilmente, e di cui vorrebbe piena di ogni sera l'esistenza.
Il moralista dice di no agli altri, l'uomo morale solo a se stesso.
La serietà è la qualità di coloro che non ne hanno altre: è uno dei canoni di condotta, anzi, il primo canone, della piccola borghesia.
Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole.
Soltanto colui che nulla si aspetta è veramente libero.
La libertà consiste nell'obbedire alle leggi che ci si è date e la servitù nell'essere costretti a sottomettersi ad una volontà estranea.
La libertà deve essere libertà per tutti. Quando lo è solo per qualcuno non è più libertà: è tirannia.
La libertà è l'aria della religione.
Libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta.
La libertà intellettuale è una tradizione profondamente radicata, senza la quale è improbabile che esisterebbe la nostra cultura specificatamente occidentale.
Che cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.
Perché la libertà sia una conquista solida, bisogna che abbia un contenuto sociale. Bisogna che affondi le sue radici in seno alla classe lavoratrice. Bisogna che effettui le riforme, che annulli le sperequazioni.
I dubbi te li crea la libertà.
Non voglio rimanere chiusa in gabbia né rimanere imbottigliata come acqua minerale. L'etichetta che mi avete affibbiato non corrisponde più al prodotto? Fatti vostri.
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