Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.— Pier Paolo Pasolini
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
Una religione cattiva è sempre una religione.
L'ottica dei pazzi è da prendersi in seria considerazione: a meno che non si voglia essere progrediti in tutto fuorché sul problema dei pazzi, limitandosi comodamente a rimuoverli.
Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?
Nel quartiere borghese c'è la pace di cui ognuno dentro si contenta, anche vilmente, e di cui vorrebbe piena di ogni sera l'esistenza.
Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell'anno.
Il vero poeta non deve avere parenti.
Il poeta conduce solennemente i suoi pensieri sul cocchio del ritmo: di solito perché non sanno andare a piedi.
Nessuno fu mai un gran poeta che non fosse nello stesso tempo un profondo filosofo.
Il poeta prende le cose migliori della sua vita e le mette nel suo lavoro. Così il suo lavoro è bellissimo, e la sua vita brutta.
Il vero poeta moderno dovrebbe scrivere sui muri, per le vie, le proprie sensazioni e impressioni, fra l'indifferenza o l'attenzione dei passanti.
La prova di un poeta è che il suo paese lo assorba con lo stesso affetto con cui lui lo ha assorbito.
Poeta è non solo colui che sa comunicare profonde emozioni, ma anche chi è in grado di riceverle.
I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.