Entra l'uomo allor che nasce, In un mar di tante pene, Che s'avvezza dalle fasce Ogni affanno a sostener.
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È la fede degli amanti come l'Araba Fenice che vi sia ciascun lo dice ove sia nessun lo sa.
Chi vuol goder l'aprile nella stagion severa,rammenti in primavera che il verno tornerà.Per chi fedel seconda così prudente stile,ogni stagione abbonda de' doni che non ha.
Assai più giova che i fervidi consigli, una grande prudenza ai grandi perigli.
Se resto sul lido, Se sciolgo le vele, Infido, crudele mi sento chiamar: E intanto confuso Nel dubbio funesto, Non parto, non resto, Ma provo il martire Che avrei nel partire, che avrei nel restar.
Entra l'uomo allor che nasce, In un mar di tante pene, Che s'avvezza dalle fasce Ogni affanno a sostener.Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Pietro Metastasio
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La nostra nascita non è altro che l'inizio della nostra morte.
La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.
Entra l'uomo allor che nasce, In un mar di tante pene, Che s'avvezza dalle fasce Ogni affanno a sostener.
Il termine "natura" viene da "nascere". Esser nato è aver ricevuto l'esistenza e quindi non essere l'origine del proprio essere.
Forse, in qual forma, in quale stato che sia, dentro covile o cuna, è funesto a chi nasce il dì natale.
Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita; nasciamo come esseri umani e come uomini.