La nostra nascita non è altro che l'inizio della nostra morte.— Edward Young
La nostra nascita non è altro che l'inizio della nostra morte.
A trent'anni l'uomo si sospetta uno sciocco. Lo sa a quarant'anni, e riforma il suo programma; a cinquanta rimprovera i suoi tristi indugi, e si sforza di risolvere i suoi propositi di prudenza con tutta la magnanimità del pensiero. Risolve, e risolve ancora, e poi muore lo stesso.
Soltanto colui che nulla si aspetta è veramente libero.
Di notte un ateo crede quasi in un Dio.
Costruisce troppo in basso chi costruisce al di sotto delle stelle.
Tutti gli uomini credono che tutti gli uomini siano mortali, tranne sé stessi.
Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.
Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita; nasciamo come esseri umani e come uomini.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
Entra l'uomo allor che nasce, In un mar di tante pene, Che s'avvezza dalle fasce Ogni affanno a sostener.
La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita.
Forse, in qual forma, in quale stato che sia, dentro covile o cuna, è funesto a chi nasce il dì natale.
Il termine "natura" viene da "nascere". Esser nato è aver ricevuto l'esistenza e quindi non essere l'origine del proprio essere.