Lo Stato italiano è forte coi deboli e debole coi forti.— Pietro Nenni
Lo Stato italiano è forte coi deboli e debole coi forti.
La vita va vista col pessimismo dell'intelligenza, col senso critico del dubbio, ma anche con l'ottimismo della volontà.
La politica non si fa con i sentimenti... figuriamoci con i risentimenti!
In politica ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano.
La politica delle cose: fai quel che devi, succeda quel che può.
Oltre il linguaggio, l'abisso. È questa forse l'incognita della debolezza che conosciamo nei padri e forse l'ereditiamo?
Conosco la mia miseria e la mia debolezza, ma so anche quanto piaccia ai cuori nobili, generosi, far del bene, perciò, vi supplico, beati abitanti del cielo, vi supplico di adottarmi come figlia.
Il razzismo approfitta delle faglie e delle brecce per infiltrarsi e stabilirsi nella mentalità e ciò può avvenire sia per difesa, sia per coprire una fragilità di ragionamento e di percezione.
La pazzia è una forza della natura nel bene o nel male, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Una volta che conosciamo le nostre debolezze esse cessano di farci del male.
Se resistiamo alle nostre passioni, è merito più della loro debolezza che della nostra forza.
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità.
L'impegno inizia con il riconoscimento della nostra fondamentale fragilità e del carattere effimero del fenomeno umano. Non si lotta mai una volta per tutte. L'azione è un'esigenza permanente, può creare degli irreversibili ma non mette mai fine all'effimero.
Quando sarò morto, parlate liberamente delle mie mancanze e debolezze. Imparate da queste, perché non avrò alcun ego che potrà ferirsi.