Ognuno, perché pensa, è il solo responsabile della saggezza o della pazzia della sua vita, cioè del suo destino.— Platone
Ognuno, perché pensa, è il solo responsabile della saggezza o della pazzia della sua vita, cioè del suo destino.
La verità non si confuta mai.
Non dalla ricchezza nasce la virtù, ma che dalla virtù deriva, piuttosto, ogni ricchezza e ogni bene, per l'individuo come per gli stati.
La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Cantare bene e ballare bene significa essere ben educati.
Nessun uomo riuscirà a salvarsi qualora vorrà opporsi lealmente a voi o al popolo e impedire che nella sua patria avvengano ingiustizie e illegalità.
Spesso la saggezza è più vicina quando ci chiniamo che quando c'innalziamo in volo.
L'acqua incanalano i fontanieri, gli armaioli piegano i dardi, piegano il legno i falegnami, piegano se stessi i Saggi.
Il cuore dello stupido è nella sua bocca, ma la bocca del saggio è nel suo cuore.
C'è molta saggezza nel tacere.
Più uno ingrassa, più diventa saggio. Pancia e saggezza crescono insieme.
Anche se il saggio non cammina con lo stesso passo, di sicuro cammina per una stessa via.
Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.
In primo luogo il cedere alle circostanze, cioè l'ubbidire alla necessità, è sempre un connotato del saggio.
Il silenzio preserva la saggezza.
Non appena il legno grezzo è tagliato, si hanno i nomi. Da quando ci sono i nomi, il saggio saprà dove fermarsi. Chi sa dove fermarsi non corre pericoli.