La scienza non è altro che percezione.— Platone
La scienza non è altro che percezione.
Solo i morti hanno visto la fine della guerra.
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
È stato un uomo saggio colui che ha inventato la birra.
Difficilmente ho mai incontrato un matematico in grado di ragionare.
Nessun uomo riuscirà a salvarsi qualora vorrà opporsi lealmente a voi o al popolo e impedire che nella sua patria avvengano ingiustizie e illegalità.
La differenza tra l'uomo della strada e lo scienziato è dunque questa, che se l'uno riprova lo fa per una immediata necessità, curiosità accidentale, diletto, mentre l'altro lo fa di mestiere.
Le scienze sono degli occhiali per ingrandire i problemi.
Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie.
Nelle scienze tutto è sempre diverso da quello che sembrerebbe secondo il buonsenso.
Poca scienza allontana da Dio, molta scienza avvicina a Dio.
Il prete conosce soltanto un unico grande pericolo: questo è la scienza, la sana nozione di causa ed effetto.
Può darsi che tutte le scienze, o la maggior parte di esse, comincino con la sofferenza o con la pietà. Ma una volta che la scienza ha preso avvio, non c'è più posto per queste emozioni.
C'è bisogno di Scienza nella vita di tutti i giorni, anche se nessuno se ne rende conto.
Un giorno tutti gli uomini saranno scienziati. Non in quanto tutti faranno esperimenti alle frontiere delle nostre conoscenze bensì in quanto tutti saranno in grado di leggere e di capire i lavori scientifici, così come oggi leggono e capiscono un giornale o un romanzo.
Si può misurare l'importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti reso superfluo da esso.