È proprio del saggio temere il nemico, anche se è dappoco.— Publilio Siro
È proprio del saggio temere il nemico, anche se è dappoco.
Evita ogni pericolo chi è guardingo pur sentendosi sicuro.
Ingiuria un assente chi litiga con un ubriaco.
Più presto viene il pericolo quando lo si disprezza.
A stento la divinità concede di amare ed esser saggi.
Essere innamorati e nello stesso tempo avere senno è concesso a malapena agli dèi.
È più facile essere saggi per gli altri che per se stessi.
Anche l'uomo più miserabile è in grado di scoprire le debolezze del più degno, anche il più stupido è in grado di scoprire gli errori del più saggio.
Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio.
A sessant'anni, so poco più della saggezza di quando ne avevo trenta, ma so un sacco di cose in più sulla follia.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.
Ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suona sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.
Chissà quante ragazze avrebbero bisogno di perdere l'innocenza per conservare la saggezza!
Nessun uomo saggio si è mai augurato d'essere giovane.
Per le persone assennate l'impossibile non esiste.
Il saggio vivrà non quanto può ma quanto deve. E considererà dove vivere, con chi, in che modo, e quale attività svolgere. Egli bada sempre alla qualità, non alla lunghezza della vita.