L’idea centrale è che un legame affettivo autentico non può esistere in una condizione di quiete artificiale, dove tutto è appianato, privo di ostacoli e contrasti. I conflitti, gli scontri di carattere, le incomprensioni e persino le gelosie, quando non degenerano nella distruzione, sono parte integrante del movimento vivo tra due persone. È nello sforzo di superare le difficoltà che si misura la profondità del sentimento: la capacità di affrontare tensioni, di mettersi in discussione, di perdonare e di cambiare rende l’unione dinamica e reale. Una relazione senza alcun tipo di frizione spesso indica distanza emotiva, indifferenza mascherata da armonia o paura di esporsi davvero. L’assenza totale di lotta spegne gradualmente il desiderio, la curiosità e la crescita reciproca. L’amore, invece, si alimenta di prove, di contrasti che obbligano a rinnovare la scelta dell’altro, a confermarla ogni volta, trasformando il rapporto in un percorso vivo e in continua evoluzione, non in una quiete immobile e fragile.