Credimi: anche la più grande saggezza talvolta ha reso miseri gli uomini.
L'amore ha più fiele che miele.
Un piacere senza rischi piace meno.
La fortuna ha sempre un grosso potere. Lascia che il tuo amo sia sempre in acqua: nella pozza in cui meno te l'aspetti, ci sarà un pesce.
Odierò, se mi sarà possibile, altrimenti amerò mio malgrado.
Chiunque ama l'aurea via di mezzo, evita, sicuro, sia lo squallore del vile tugurio sia, frugale, lo splendore della reggia invidiata.
Quei cattolici osservanti non si chiedevano se il lusso delle chiese non insultasse la miseria de poveri.
Un uomo affamato non è un uomo libero.
La miseria è il vero copione della comicità. È già tragedia, perciò si ride.
Colui che è affamato non ha scelta. Il suo spirito non proviene da dove lui vorrebbe, ma viene dalla fame.
L'indigenza è mancanza delle cose necessarie.
Gli affamati ed i disoccupati sono il materiale con il quale si edificano le dittature.
Non c'è niente di peggio che venir piantati dalla propria donna quando si è al verde. Niente da bere, niente lavoro, solo quattro pareti, star lì seduti a fissare le pareti e a pensare. Ecco come si vendicavano le donne, ma stavano male anche loro. O così mi piaceva credere.
Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.
Gli organi tutti per atteggiarsi al lavoro consumano una grande quantità di forza, e se il lavoro non si compie, esso va miseramente perduto.
La miseria è un'invenzione degli uomini e la grandezza il normale andazzo del mondo.