- Cleopatra: "Se è amore davvero, dimmi quant'è".- Antonio: "È un amore miserabile quello che si può misurare".- Cleopatra: "Voglio fissare un limite sino al quale essere amata".- Antonio: "Allora dovrai per forza scoprire nuovo cielo, nuova terra".
— William Shakespeare
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La nostra interpretazione
Nel dialogo emerge un contrasto profondo tra il desiderio umano di dare misura alle cose e la natura illimitata di un sentimento autentico. Cleopatra incarna il bisogno di sicurezza, di confini chiari, di una rassicurazione che possa essere quantificata: chiede un limite, una definizione, qualcosa che possa essere contenuto e quindi controllato. Antonio, invece, rifiuta l’idea che il sentimento che li lega possa essere tradotto in numeri, proporzioni o misure. Per lui, ciò che può essere misurato è povero, ridotto, privo di grandezza. L’amore, quando è pieno e sincero, non ha bordi e non conosce calcoli.
L’immagine della necessità di scoprire un nuovo cielo e una nuova terra indica che un amore totale supera perfino i confini del mondo conosciuto. Non basta la realtà ordinaria per contenerlo: occorrerebbe espandere lo spazio stesso dell’esistenza. Ne emerge una visione dell’amore come forza smisurata, eccedente, che sfida il bisogno umano di possesso e definizione. Chi lo vive fino in fondo è chiamato ad accettare l’ignoto, a rinunciare a misure rassicuranti, a lasciarsi portare in un orizzonte più vasto e imprevedibile, dove contano più la profondità del sentimento e la sua verità che la possibilità di afferrarlo e circoscriverlo razionalmente.
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