Il conformismo non ama le realtà vere, né gli spiriti creativi, ma solo nomi e consuetudini.
La tua bontà deve avere un suo taglio affilato, altrimenti non è nulla.
Chiunque voglia essere un uomo, dev'essere un non-conformista.
Abbiamo poco controllo sui nostri pensieri. Siamo prigionieri delle idee.
L'immaginazione non è il talento di alcuni uomini ma il benessere di ogni uomo.
Le vittorie vere e durature sono quelle della pace e non della guerra.
Conformismo. È la peggiore delle retoriche: la più torbida e vile. E per molti è un sistema, anzi una professione: diciamo pure un mestiere. Un mestiere comodo.
L'uomo è sempre stato conformista. La caratteristica principale dell'uomo è quella di conformarsi a qualsiasi tipo di potere o di qualità di vita trovi nascendo.
Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo.
La vita ha senso solo se si vive "contro". Il conformismo uccide la creatività e finisce per annientare l'uomo.
Il conformismo è la scimmia dell'armonia.
Chi si conforma alla consuetudine passerà sempre per un uomo onesto. Si chiamano persone per bene quelle che si comportano come gli altri.
La virtù più ricercata è il conformismo. La fiducia in sé stessi ne è la piena antitesi.
Il conformista è uno che sfoggia le opinioni che non ha.
Il conformismo unisce gli uomini che l'originalità divide.
Si potrebbe dire che la consuetudine alla noia e al dolore determina da parte nostra una inerzia una resistenza alla gioia.
Dove potrò trovare un uomo che sia guidato dalla ragione invece che dalle consuetudini e dalle necessità?
La perfezione si raggiunge quando la consuetudine di fare il bene si trasforma in piacere.
La consuetudine che da certuni non a torto è detta una seconda natura.
La morale è una consuetudine più che una legge naturale.
Decor è il bell'apparire di un'opera priva di difetti, le cui parti rispondono a un calcolo preciso, e questo lo si ottiene rispettando la consuetudine o la natura.
Con la consuetudine si forma quasi un'altra natura.
La consuetudine è una seconda natura che distrugge la prima.
Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole.
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