La morale è una consuetudine più che una legge naturale.— Robert A. Heinlein
La morale è una consuetudine più che una legge naturale.
È sorprendente notare quante volte la «saggezza matura» somiglia alla stanchezza.
La generosità è innata; l'altruismo è una perversità acquisita. Non c'è somiglianza.
Si sa da un pezzo che un cavallo può correre più veloce di un altro... ma quale? Le differenze sono decisive.
"Va' all'inferno!" o altri insulti diretti costituiscono l'unica risposta che merita una domanda indiscreta.
Ma la bontà da sola non è mai abbastanza. Si richiede inoltre una fredda e dura saggezza, perché la bontà possa compiere del bene. La bontà senza saggezza realizza invariabilmente il male.
Il conformismo non ama le realtà vere, né gli spiriti creativi, ma solo nomi e consuetudini.
La consuetudine è una seconda natura che distrugge la prima.
Dove potrò trovare un uomo che sia guidato dalla ragione invece che dalle consuetudini e dalle necessità?
Con la consuetudine si forma quasi un'altra natura.
Si potrebbe dire che la consuetudine alla noia e al dolore determina da parte nostra una inerzia una resistenza alla gioia.
La consuetudine che da certuni non a torto è detta una seconda natura.
Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole.
La perfezione si raggiunge quando la consuetudine di fare il bene si trasforma in piacere.
Decor è il bell'apparire di un'opera priva di difetti, le cui parti rispondono a un calcolo preciso, e questo lo si ottiene rispettando la consuetudine o la natura.