La periferia è una fabbrica di idee, è la città del futuro.— Renzo Piano
La periferia è una fabbrica di idee, è la città del futuro.
I giovani devono viaggiare, perché viaggiando si può capire gli altri. Viaggiando si può capire che le differenze sono un valore e non un problema.
Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla, perchè la città è il riflesso di tante storie.
La pace va costruita lentamente, proprio come si costruisce una città.
È l'insieme della vita individuale che si deve chiamare 'destino' e non il futuro tangibile che, un'ora dopo l'altra, rimette tutto in discussione, e fa di noi dei derelitti o degli eroi.
Tra qualche decennio l'energia sarà gratuita e a disposizione di tutti.
Chi rimpiange troppo i giorni migliori rende ancor peggiori quelli cattivi.
La camminata dell'uomo è protesa in avanti.
L'automobile del futuro sarà più veloce del suono. Così il guidatore sarà all'ospedale prima di accendere il motore.
Tra le sue braccia mi sento protetta dal mio passato, al sicuro nel presente e riesco a immaginare di avere aspettative per il futuro. Il domani non è più un buco nero. Non mi sento sola. Sento un legame. Sono a casa. È questa la felicità?
I giovani si illudono sul loro futuro; i vecchi sul loro passato.
Quando raccontiamo di ciò che verrà, raccontiamo di quello che è stato, e più ci azzardiamo in avanti, più scaviamo nel remoto.
Il presente non esiste: quello che definiamo tale non è altro che il punto di unione del futuro col passato.
Il futuro non esiste, è qualcosa che noi rincorriamo e quando lo raggiungiamo subito diventa presente e poi passato.