Bisogna esercitarsi a vedere la bontà che c'è in ognuno.
Il cielo è l'unico mondo, letteralmente l'unico mondo che ci sia per un aeroplano e per l'uomo che lo conduce.
Se la nostra amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora, una volta superati spazio e tempo noi avremo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà che l'Adesso e il Qui, il Qui e l'Adesso.
Non importa se si perde la partita, ma conta come la si perde e in che modo mutiamo noi a causa di questa sconfitta, e poi conta quel che ne ricaviamo, qualcosa che prima non avevamo e che potremo applicare ad altre partite. Perdere è in questo caso vincere.
Finché non farai spazio nella tua vita per qualcuno altrettanto importante quanto te stesso, sarai sempre solo solo, in pena, e smarrito.
La verità che tu dici non ha passato né futuro. È e non deve essere altro.
Ammettere la bontà al di fuori di sé, significa accettare che non siamo noi i giudici delle cose: se abbiamo ricevuto la vita, non ne siamo padroni.
Dio non è buono involontariamente: la bontà non appartiene a lui come la proprietà di riscaldare al fuoco. L'elargizione del bene in Lui è volontaria, anche quando è stato invocato [...]. Perciò Dio non fa il bene per necessità, ma per libera scelta.
Seminate per voi secondo giustizia e mietete secondo bontà.
La bontà nella donna è debolezza, nell'uomo carattere; però più frequente in quella che in questo.
La virtù è ardita e la bontà non ha mai paura.
Anche nel peggior carattere c'è il 5% di buono. Il gioco consiste nel trovarlo e quindi nello svilupparlo fino ad una proporzione dell'80% o 90%.
Bontà divina, che bei diamanti. La bontà divina non ha nulla a che vedere con tutto questo, carino.
Quanta bontà tra le atrocità della guerra!
Se si ha intenzione di essere buoni, bisogna fare della bontà una professione, e questa è la più assorbente che vi sia al mondo.
Sotto il cielo vi è una cosa soltanto [...] davanti alla quale dobbiamo inginocchiarci: la bontà.