L'uomo buono deve mostrare nelle sue parole come pensa e nelle sue opere come agisce.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
Bontà e ragione non sono nella natura, ma esistono in noi con i quali il caso si diverte; ma possiamo essere più forti del caso e della natura, anche se solo per pochi istanti.
Fin quando crediamo di essere buoni non possiamo mai trovare Dio.
La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.
La bontà vigilante, paziente e longanime, arriva ben più in là e più rapidamente che non il rigore e il frustino.
Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate dal Dio.
La giustizia è la bontà misurata in millimetri.
Nulla è più raro della genuina bontà.
C'è un solo modo per far sì che la vita divenga più felice ed è che le singole persone divengano più buone.
Non c'è odore tanto cattivo quanto quello che si leva dalla bontà corrotta.
Essere buoni con chi non ti ha caro richiede non solo molta benevolenza ma anche molto tatto.