La morale è la fantasia.
La forza di rendere visibile l'invisibile, anzi addirittura l'inesistente, la dimostra tutti i giorni un capo di vestiario ben fatto.
Chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente che gli stipiti sono duri.
È certo che un uomo lo si comprende assai meglio dagli occhi che non dalle parole.
Se dal di dentro la stupidità non assomigliasse tanto al talento, al punto da poter essere scambiata con esso, se dall'esterno non potesse apparire come progresso, genio, speranza o miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido e la stupidità non esisterebbe.
Un uomo non arriva mai così lontano come quando non sa dove sta andando.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.
L'entusiastica fantasia ha sempre marinato la scuola.
La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.
La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà.
La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione, né smussa l'appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà.
L'entusiasta Fantasia ha sempre marinato la scuola.
Adesso mi sembra questa la realtà, e il mondo reale la fantasia.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Spiegami come il lume della notte, come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
Abbiamo sempre la tendenza a fantasticare sulle cose che non esistono, senza vedere le grandi lezioni che si rivelano ai nostri occhi.