Ogni cervello non è qualcosa di solitario e di unico?
Quasi ogni prima passione è di breve durata e lascia dietro di sé un gusto d'amaro.
Chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente che gli stipiti sono duri.
Nello sviluppo di ogni sottile forza morale vi è uno stadio primitivo nel quale essa indebolisce l'anima di cui sarà forse un giorno la piú audace esperienza.
La forza di rendere visibile l'invisibile, anzi addirittura l'inesistente, la dimostra tutti i giorni un capo di vestiario ben fatto.
Poiché possedere delle qualità presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali, è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso, possa un bel giorno capitare di scoprire in sé l'uomo senza qualità.
Il cervello di ognuno di noi è come un giardino senza panchine: difficile è riposare, e facile che qualcuno faccia pipì sui nostri sogni.
Il cervello è un organo favoloso. Comincia a lavorare dal momento in cui ti svegli la mattina e non smette fino a quando entri in ufficio.
Quando avevo abbandonato tutto e non mi restava più niente mi sono reso conto che l'uomo ha inventato prima la lingua del cervello. Per sopravvivere. Ad ogni costo.
Il cervello è più ampio del cielo.
Cervello. Un apparato col quale pensiamo di pensare.
Un chilo e mezzo di cellule nervose, 4 miliardi d'anni di evoluzione. Il nostro cervello, proiettato nel futuro dell'elettronica, porta ancora stratificata dentro di sé la storia della vita.
Un uomo che va dallo psicoanalista dovrebbe farsi curare il cervello.