L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.— Roberto Gervaso
L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.
I santi sono uomini mancati.
Nessuno è così stupido da credersi tale.
Vent'anni: pochi pensieri e tanti desideri.
Solo gli imbecilli vissero "felici e contenti".
Niente mi fa perdere la pazienza più di chi ne ha troppa.
L'aforisma è la forma più pudica di scrittura, e se cerca la verità è per nascondersi dietro di lei.
L'aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è una verità e mezza.
Aforisma: forma ideale per recuperare la negatività mediante l'estetica.
L'aforisma è il potere che limita e rinchiude. Forma che ha forma di orizzonte, che è il proprio orizzonte. Da qui si vede anche in che cosa sia attraente, sempre ritratta in se stessa, con qualcosa di cupo, di concentrato, di oscuramente violento che la fa rassomigliare al delitto di Sade.
Uno che sa scrivere aforismi non dovrebbe disperdersi a fare dei saggi.
L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
È proprio dell'aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità.
L'aforisma è la chiusura-lampo del bagaglio delle esperienze.
Aforisma: fotografa un fatto, ma ne sviluppa l'immagine con fare assiomatico e linguaggio perentorio. Una sorta di minuscolo dogma.
Un buon aforisma è un frammento del mondo, non il frammento di una visione del mondo.