L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.— Roberto Gervaso
L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.
Più che in Dio, l'italiano crede nei miracoli.
L'ideale dell'italiano è il voto segreto.
Ciò che più mi piace in una donna ancora non l'ho capito.
L'altruismo è un rimorso dell'egoismo.
L'uomo preferisce vivere male cent'anni che bene cinquanta.
È proprio dell'aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità.
Il maggior pericolo, per chi si dedica agli aforismi, è l'irrompere dei sentimenti nel mondo del pensiero.
Se un romanzo erotico è un lento strip-tease, l'aforisma te la sbatte in faccia.
Tutte le forme letterarie convivono col lavoro. Solo l'aforisma, il frammento, uno zibaldone, sono figli dell'ozio.
Certo, il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.
L'aforisma sollecita il pensiero, sprona a nuove azioni e riflessioni. Forse è per questo che di norma si parla di aforismi e non di aforisma. Ogni aforisma chiede nuovi aforismi, successivi sviluppi di pensiero.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Un segno di vecchiaia è l'inettitudine a creare aforismi. A settanta e oltre la natura ti ha già dato per morto, ti dà alle pale e agli angeli della reincarnazione. L'aforisma è un'illuminazione spermatica metafisica, tra i quaranta e i cinquanta è la sua età ideale.
È mia ambizione dire in dieci frasi quello che altri dicono in interi volumi.
Alle solenni impalcature dei sistemi filosofici io preferisco la frase breve e concisa. Quel poco che riusciamo a scorgere nella nebbia che avvolge la nostra esistenza può essere contenuto in un aforisma. Il resto è lttérature.