Il malato più incurabile è quello immaginario.— Roberto Gervaso
Il malato più incurabile è quello immaginario.
Chi non desidera la donna d'altri non la merita.
Il primo amore non si scorda mai. Soprattutto se non corrisposto.
Quando si ama, anche la gassosa sa di champagne; quando non ci si ama più, anche lo champagne sa di gassosa.
In politica e in amore la sincerità è segno di debolezza.
La gioventù ci faceva sognare; la maturità ci fa pensare; la vecchiaia ci farà sospirare.
L'immaginazione ha il volo dell'angelo e del lampo: varca i mari dove noi rischiammo di naufragare, le tenebre in cui si perdettero le nostre illusioni, i pregiudizi in cui fu sommersa la nostra felicità.
L'immaginazione è l'aquilone più alto su cui si possa volare.
Se tutti quanti ci ritroviamo con l'immaginazione atrofizzata, nessuno costituirà mai una minaccia per il mondo.
Molte immaginazioni, che primamente nacquero d'errore, divennero poi simboli di verità.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
Dall'immaginazione dipende in gran parte quella somma di beni e di mali immaginari o ideali che ciascheduno aggiunge come un sopra più, sulla bilancia della propria felicità od infelicità.
Quel che l'immaginazione coglie come cosa bella, quella dev'essere la verità.
Spesso l'immaginazione è la madre della verità.
L'immaginazione è la prima fonte della felicità umana.
Giornalista: uno scrittore, la cui immaginazione creatrice è limitata dalla realtà.