Il nevrotico è un apprensivo pieno di risorse.— Roberto Gervaso
Il nevrotico è un apprensivo pieno di risorse.
La vita: due treni che s'incrociano.
La filosofia non c'impedisce di commettere errori, ma ce li spiega.
Le donne degli altri mi piacciono finché restano degli altri.
Non si è mai felicemente sposati. O si è felici o si è sposati.
La filosofia aiuta a vivere insegnando a morire.
Tutte le vere aspirazioni e tutte le tendenze del nervoso sottostanno alla dittatura della sua politica di prestigio, si aggrappano a qualsiasi pretesto per non risolvere i suoi veri problemi, e si rivoltano automaticamente contro lo sviluppo del senso sociale.
Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Il nevrotico ha una visione perfetta da un occhio, ma non ricorda quale.
Ogni dispiacere nevrotico ha questa natura: è un piacere che non può essere avvertito come tale.
Il nevrotico si isola dalla realtà perché la trova nel suo insieme o in una sua parte insopportabile.
Il nevrotico crede di poter star bene una volta guarito. In ciò consiste la sua nevrosi.
Sia per la nevrosi sia per la psicosi si presenta non solo il problema della perdita di realtà, ma anche il problema di un suo sostituto.
L'accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale.
Le nevrosi che causano le "regressioni" più terribili e incurabili sono dovute proprio a questo sentimento primo, di non essere accolti nel mondo con amore.
La guarigione dalla nevrosi e dalla psicosi esige una diversa educazione del paziente, la correzione dei suoi difetti e il suo ritorno definitivo in seno alla società umana, senza riserve.