Onnipotente è la donna che, a tavola, ci fa sentire lupi; a letto, leoni.
Niente ci rende più ridicoli degli sforzi che facciamo per non sembrarlo.
La forza della chiesa cattolica è la fede nelle superstizioni che da secoli instilla nelle anime semplici e sprovvedute.
Il coraggio è contro natura. Lo dimostra il fatto che pochi ne hanno.
La vendetta - si dice - è un piatto da servire freddo. Purché poi si abbia ancora appetito.
Un uomo che piange o è veramente grande o è irrimediabilmente piccolo.
La donna non vede mai ciò che si fa per lei; vede solo ciò che non si fa.
Certe donne somigliano al nastrino della Legion d'onore. Non le si vuole più perché si sono sporcate con certi uomini.
La donna che adoriamo d'amore platonico non è più per noi Laura o Beatrice, ma è la donna, la donna unica e sola che per noi personifica tutte le bellezze, tutte le grazie, tutti gli incanti di Venere e di Eva.
Non sposate mai una donna dai capelli color paglia. Essa è sempre eccessivamente sentimentale.
Le donne somigliano ai minorenni, vivono delle loro speranze.
Nella donna, come nel romanzo, il non detto è più importante del detto. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. È l'eterno femminino. L'ambiguità costituisce la fonte inesauribile del suo fascino ma anche il principale motivo della perenne e irrimediabile incomprensione fra i sessi.
Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco.
Una donna si sacrificherà sempre, se gliene date l'occasione. È la sua forma preferita di autoindulgenza.
Quando le candele sono spente, tutte le donne sono belle.
Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.