Così è la disperazione, come una preghiera senza destinatario.
La misura dell'amore sta nella sua costanza, nella sua lentezza.
Bisogna ricominciare da capo e fare scuola, farla pesantemente, con gli esami a settembre, la meritocrazia.
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
I ragazzi d'oggi sono privi di una educazione emotiva, non sono abituati ai sentimenti, mancano di umanesimo.
Le speranze possibili servono a metterci al riparo dalla disperazione.
Sono andato in camera mia e mi sono messo a letto e, strano a dirsi, ho dormito senza sogni. La disperazione ha le sue calme.
Devi piagere dentro, come gli eroi.
Una certa continuità nella disperazione può generare la gioia.
Solo uno spirito disperato può raggiungere la serenità, e per essere disperati bisogna aver molto vissuto e amare ancora il mondo.
La noia è un male che non deve essere preso alla leggera. Può portare alla fine alla vera disperazione. L'autorità pubblica prende contro di essa ovunque delle precauzioni, come contro altre calamità universali.
Non ci sono situazioni disperate, solo persone che sono disperate per la situazione.
Poiché ricordo, dispero. Poiché ricordo, ho il dovere di respingere la disperazione.
A volte a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio, sia che ciò avvenga per caso o intenzionalmente, non possiamo fare niente per evitarlo...
La disperazione è perfettamente compatibile con una buona cena, vi assicuro.