Si tratta di rendere l'Europa una casa degna dell'uomo.
C'è vera condivisione solo nella povertà. C'è vera ricchezza solo nella condivisione.
L'Europa è cristiana, è l'invenzione di alcuni vescovi particolarmente ricchi di intuito e di un pugno di missionari all'avventura.
La morale in Europa oggi è la morale del branco.
La vecchia e cara Europa di Thomas Mann e degli antichi parapetti di Dresda non conta più nulla.
L'Europa non è solo greca, né solo ebraica, e nemmeno greco-ebraica. È altrettanto decisamente romana. "Atene e Gerusalemme", certo, ma anche Roma.
L'Europa senza governo europeo, l'euro - la moneta - senza la politica economica, non è la risposta ai problemi. C'è una nuova battaglia, c'è la battaglia per il Governo e la Costituzione Europea.
Però capivo che una posizione costruita sulle divisioni e sui muri non poteva durare.
L'Europa non ha bisogno di burocrazia, ma di un'anima. E la sua anima, ossia il suo principio vitale e unificatore non può non essere che il Cristianesimo.
Brexit significa Brexit.
Se noi non abbiamo una cultura europea, non possiamo nemmeno parlare d'Europa. Eppure l'intellettuale europeo esiste già.
La gente oggi non vuol governare; essa vuole esser governata, e avere la sua pace. Se fossero di più i grandi uomini di stato in Europa, ci sarebbero meno partiti.