La vecchia e cara Europa di Thomas Mann e degli antichi parapetti di Dresda non conta più nulla.
Impara a respirare con le branchie Google!
È uno specchio, questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso.
Ci fermiamo all'immagine poetica che non disturba i nostri pregiudizi e non siamo capaci di risalire il filo e andare a vedere cosa realmente accade dall'altro capo.
Nelle parole d'ordine dei barbari risuona il morbido diktat dell'impero.
Chi ha visto la verità rimarrà per sempre inconsolabile.
La libertà ha sempre significato in Europa una franchigia per essere chi autenticamente siamo.
Si tratta di rendere l'Europa una casa degna dell'uomo.
I governi europei non capiscono che io non combatto solo per il mio Panshir, ma per bloccare l'espansione dell'integralismo islamico scatenato a Teheran da Khomeini. Ve ne accorgerete!
Siamo parte del continente europeo, non solo un balcone che si affaccia sull'Atlantico.
Lavoriamo perché l'Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, appunto un luogo della libertà, della fraternità e della pace.
La democrazia e il rispetto dei diritti umani fondamentali sono importanti per gli africani e per gli asiatici come per gli europei e gli americani.
Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani.
La purezza della razza non esiste. L'Europa è un continente di razze miste.
Al tempo di Lutero e di Calvino, l'Europa si faceva sterminare per stabilire se ci si salva con le opere e con la fede, o solo con la fede. Ma oggi nessuno darebbe una goccia di sangue per tutti i dogmi vecchi e nuovi.
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