Lo specchio non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso.— Roland Barthes
Lo specchio non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso.
Il soggetto umano è cambiato: l'intimità e la solitudine hanno perduto il loro valore, le qualità individuali sono divenute sempre più di tutti, il singolo ricerca la collettività, la moltitudine, spesso parossistica musica, l'espressione del noi invece che espressione dell'io.
Pretendo di vivere pienamente la contraddizione del mio tempo, che di un sarcasmo può fare la condizione della verità.
Gli uomini creano spesso mode aberranti per vendicarsi delle donne.
È probabile che se a nostra volta sbarcassimo su Marte quale l'abbiamo costruito non vi troveremmo altro che la Terra stessa, e tra questi due prodotti di una medesima Storia non sapremmo risolvere qual è il nostro.
Ciò che la fotografia riproduce all'infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più a ripetersi esistenzialmente.
Sono certo che guardandomi allo specchio non vedrei nulla. La gente dice sempre che sono uno specchio, e se uno specchio si guarda allo specchio che cosa può vederci?
Nelle gioie e nei dolori, fuori e dentro, in ogni situazione, la donna ha bisogno dello specchio.
Secondo certi negromanti, gli specchi sarebbero delle voragini senza fondo, che inghiottono, per non consumarle mai, le luci del passato.
Per l'uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.
Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.
Il mio migliore amico è lo specchio, perchè quando piango non ride mai.