Lo specchio non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso.— Roland Barthes
Lo specchio non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso.
Solo la montagna, la gola, il passo e il torrente possono accedere al pantheon del viaggio, indubbiamente nella misura in cui sembrano sorreggere una morale dello sforzo e della solitudine.
Pretendo di vivere pienamente la contraddizione del mio tempo, che di un sarcasmo può fare la condizione della verità.
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia.
Le parole non sono mai pazze... è la sintassi che è pazza.
Il linguaggio è una pelle: io sfrego il mio linguaggio contro l'altro. È come se avessi delle parole a mo' di dita, o delle dita sulla punta delle mie parole.
Secondo certi negromanti, gli specchi sarebbero delle voragini senza fondo, che inghiottono, per non consumarle mai, le luci del passato.
Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.
Per l'uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.
Il mio migliore amico è lo specchio, perchè quando piango non ride mai.
Nelle gioie e nei dolori, fuori e dentro, in ogni situazione, la donna ha bisogno dello specchio.
Sono certo che guardandomi allo specchio non vedrei nulla. La gente dice sempre che sono uno specchio, e se uno specchio si guarda allo specchio che cosa può vederci?