Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio.— Roland Barthes
Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio.
Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri.
Il linguaggio è una pelle: io sfrego il mio linguaggio contro l'altro. È come se avessi delle parole a mo' di dita, o delle dita sulla punta delle mie parole.
La letteratura non permette di camminare, ma permette di respirare.
È probabile che se a nostra volta sbarcassimo su Marte quale l'abbiamo costruito non vi troveremmo altro che la Terra stessa, e tra questi due prodotti di una medesima Storia non sapremmo risolvere qual è il nostro.
Ciò che la fotografia riproduce all'infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più a ripetersi esistenzialmente.
Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Non si dovrebbe mai desiderare troppo, perché si rischia sempre di ottenere quel che si desidera.
Quel desiderio era smisurato, appunto perché senza speranza.
I desideri smodati sono fonte di sofferenza, e la felicità della vita comincia solamente dove essi finiscono.
Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa.
Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.
Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l'arma del desiderio.
Infine si ama il proprio desiderio, e non quel che si è desiderato.
È ovvio che il sogno sia l'appagamento di un desiderio, dato che nulla, all'infuori di un desiderio, è in grado di mettere in moto il nostro apparato psichico.
Dei desideri alcuni sono naturali e necessari, altri naturali e non necessari, altri né naturali né necessari, ma nati solo da vana opinione.