Non lamentarti se non sei ricco o potente: anche un uomo umile e solitario può diventare grande come una montagna.

— Romano Battaglia
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Lamento

Altre frasi di Romano Battaglia

Sulla riva del mare è scritta la storia della vita che si rinnova di continuo, come le onde che cancellano le impronte sulla sabbia oppure vi lasciano nuovi oggetti venuti da chissà dove.
— Romano Battaglia
Il mistero ha sempre accompagnato il cammino dell'uomo e l'avventura dell'esistenza non sarebbe così affascinante se ci fosse dato conoscere tutto quello che ci circonda.
— Romano Battaglia
Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne.
— Romano Battaglia
Non essere triste: sorridi. Non contare gli anni che passano: sorridi. Non avere rimpianti: sorridi.
— Romano Battaglia
Finché la mano e la mente ti guideranno non smettere mai di amare la vita.
— Romano Battaglia
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

A lamentarsi sono sempre quelli che hai trattato meglio.
— Antonio Castronuovo
Le recriminazioni sono àncore nella sabbia, impediscono di prendere il largo.
— Beppe Severgnini
Lamentarsi? No, essere attivo! Deplorare? No, essere soccorrevole! Accusare? No, correggere!
— Arthur Schnitzler
Che stoltezza deplorare e lamentare di avere in passato lasciato senza sfruttarla l'occasione offertaci per questa o quella felicità, questo o quel piacere! Che guadagno se ne avrebbe, ora? La secca mummia di un ricordo.
— Arthur Schopenhauer
Non lamentarti se non sei ricco o potente: anche un uomo umile e solitario può diventare grande come una montagna.
— Romano Battaglia
La felicità significa non lamentarsi di quello per cui non c'è niente da fare. Le lamentele sono il rifugio di coloro che non hanno fiducia in se stessi.
— Wayne Dyer
La lamentela è il cemento sociale.
— Antonio Castronuovo
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
— Domenico Modugno
È un'anima vile quella che, non appena le nubi si addensano o anche soltanto si mostrano all'orizzonte, si rannicchia, si perde d'animo e si lamenta.
— Arthur Schopenhauer