Figliolo, la sincerità in politica è fondamentale. Se riesci a fingere di essere sincero, ce la farai.— Ronald Reagan
Figliolo, la sincerità in politica è fondamentale. Se riesci a fingere di essere sincero, ce la farai.
Si ritiene che la politica sia il secondo più antico mestiere del mondo. Sono arrivato a rendermi conto che è fortemente somigliante al primo.
La politica non è una cattiva professione. Se hai successo hai molte gratificazioni, se cadi in disgrazia puoi sempre scrivere un libro.
Quando vado a dormire la notte io dimentico tutto di quel giorno. Ogni giorno è un nuovo giorno per me.
La mia filosofia di vita è che se ci mettiamo in mente cosa vogliamo fare delle nostre vite, e poi lavoriamo duro verso quell'obiettivo, non perdiamo mai - in qualche modo vinciamo.
Il governo è come un neonato: ha un canale alimentare con un grande appetito da una parte e nessun senso di responsabilità dall'altra.
Non si tratta del fatto se possiamo chiamare assassino il capo di uno stato amico, ma se possiamo chiamare un assassino capo di uno stato amico.
L'arte di governare richiede più carattere che intelligenza.
Tutte le istituzioni politiche e sociali non sono altro che una religione che, nel tentativo di realizzarsi, diventa la ragione del mondo.
A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?
La giungla è un luogo molto pericoloso, dal quale è bene stare alla larga. Vi si aggirano degli animali molto feroci, che ti sbraneranno alla prima occasione. Li potrai facilmente riconoscere: hanno due occhi cattivi e pieni di odio, sono lunghi e camminano su due zampe.
Ho imparato più sulla politica durante una tempesta di sabbia nel Sud Dakota che in sette anni di università.
Nell'economia sono pericolosi gli zeri che stanno dietro, nella politica quelli che stanno davanti.
La politica e il fato dell'umanità vengono forgiati da uomini privi di ideali e di grandezza. Gli uomini che hanno dentro di sé la grandezza non entrano in politica.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
La burocrazia sta alla politica come il mistero alla religione.