Elegante come una berlina, scattante come un go-kart!
Velocità, sono pura velocità.
Il lusso è una questione di soldi. L'eleganza è una questione di educazione.
La trascuratezza nel vestire è un suicidio morale.
Come un uomo intelligente non ha paura di sembrare stupido a un altro uomo intelligente, così non da un gran signore, ma da un cafone l'uomo elegante teme di vedere misconosciuta la sua eleganza.
C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi.
La vera eleganza morale consiste nell'arte di travestire le proprie vittorie da sconfitte.
L'uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito.
La cosa più difficile al mondo è essere riconosciuto non per un logo, ma per una silhouette.
Per essere eleganti non si deve assolutamente aver l'aria di essersi vestiti a fondo, vale a dire essersi studiati molto bene, essersi coordinati; bisogna sempre avere un'aria piuttosto casuale, che non significa essere trasandati.
Ho visto anche Pelé, all'eleganza di Meazza non è arrivato. Una volta, all'Arena, gli vidi fare uno stop in rovesciata a due metri da terra: atterrò col pallone incollato, saltò l'avversario ipnotizzato e andò a infilare il portiere con quei suoi passaggi in porta millimetrici e beffardi.
Nel corso degli anni ho imparato che ciò che è importante in un abito è la donna che lo indossa.