L'unica vera eleganza è nella mente: se ci arrivate, il resto viene da sé.
L'eleganza è innata. Non ha niente a che fare con l'essere ben vestita. L'eleganza è rifiuto di canoni prescritti.
L'eleganza è un atteggiamento, non è legata ad un capo di vestiario! Si può imparare ad essere vestiti bene, ma non necessariamente si impara ad essere eleganti. Ci si muove in un certo modo, ci si siede in un certo modo. Le mani, il viso hanno un atteggiamento elegante nelle movenze.
L'abbigliamento è, al tempo stesso, una scienza, un'arte, un'abitudine, un sentimento.
C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi.
La trascuratezza nel vestire è un suicidio morale.
La vera eleganza morale consiste nell'arte di travestire le proprie vittorie da sconfitte.
La corsa della gazzella ci appare elegante e armoniosa, anche se sta fuggendo da un leone.
L'eleganza è seduzione, fascino, mistero. Non apparenza.
L'uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito.
Non è l'eleganza dimenticare ciò che si indossa?
Descriverei l'eleganza come una serena e quieta fiducia intima.