C'è chi dice sia un esercito di cavalieri, c'è chi dice sia un esercito di fanti, c'è chi dice sia una flotta di navi, la cosa più bella sulla nera terra, io invece dico che è ciò che si ama.
— Saffo
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La nostra interpretazione
L’amore si rivelò un’entità inafferrabile, un’essenza che sfugge alle definizioni convenzionali. L’immagine del cavallo e del fantaccio, del battaglione e della nave, si rivelano semplicemente metafore di un’esperienza che non può essere rinchiusa in schemi. La parola «nero» non indica una connotazione negativa, ma piuttosto una profondità inesprimibile, una dimensione che scava nel cuore della realtà. La frase sottolinea come l’amore non si limiti a idee astratte, ma si manifesti come qualcosa che si sente, che si vive, che si sceglie. La scelta di non dare una risposta definitiva, ma di affidarsi all’esperienza personale, rivela un’affermazione di verità intima. L’amore vero è quel qualcosa che non si può definire, ma si sa quando esiste. La sua forza risiede nella sua inesprimibilità, nella capacità di trasformare l’essere umano in un soggetto che vive la propria esistenza in modo diverso. Questo concetto si colloca all’interno del concetto di amore vero, in quanto si riferisce all’esperienza autentica di un sentimento che non si limita alle convenzioni, ma si manifesta come qualcosa di personale e inesprimibile.