Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.— Samuel Beckett
Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.
La morte mi deve scambiare per qualcun altro.
Conosco quelle piccole frasi che hanno l'aria di niente e che, una volta consentite, vi possono appestare tutta una lingua.
L'abitudine è una grande sordina.
Venimmo per portare la gentilezza, ma non ci fu concesso di essere gentili.
La speranza è la disposizione infernale per eccellenza, contrariamente a ciò che si è potuto credere fino ad oggi.
Fallire è una naturale conseguenza del tentare. Avere successo richiede tempo e sforzi prolungati davanti a probabilità sfavorevoli. Pensare che accada diversamente, non importa cosa tu faccia, significa invitare te stesso a farti del male ed a limitare il tuo entusiasmo per provare di nuovo.
A chi sta in alto è molto più facile che la caduta provochi danni.
Il fallimento ci mostra con chiarezza i nostri limiti. Per questo motivo l'insuccesso è un'esperienza più forte del successo.
Al giorno d'oggi un film impegnato non avrebbe successo al botteghino.
Abbiamo fallito, ma nella buona provvidenza di Dio l'apparente fallimento spesso si rivela una gioia.
Ogni vita è un esperimento fallito.
È duro fallire, ma è ancor peggio non aver mai provato ad avere successo. In questo mondo non otteniamo niente senza sforzi.
L'artista lavora cercando, senza sapere fino a che punto del cammino intuito riuscirà ad arrivare; a volte fallisce. Il tecnico invece sa quello che deve fare fin dall'inizio, e lo fa inesorabilmente. Il primo indaga, inventa e inciampa. Il secondo ripete, fa qualcosa che è già stato inventato.
Il fallimento deve essere il nostro insegnante, non il nostro becchino. Il fallimento è ritardo, non sconfitta. È un intoppo temporaneo, non un vicolo cieco. Il fallimento è qualcosa che possiamo evitare solo non dicendo nulla, non facendo nulla, non essendo nulla.
Quello che otteniamo in vita con fatica e impegno lo tramandiamo ai nostri successori. E altrettanto quello che non otteniamo.