Da ciascuno secondo le sue facoltà, a ciascuno secondo i suoi bisogni.— San Tommaso Moro
Da ciascuno secondo le sue facoltà, a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Mi sembra che dovunque vige la proprietà privata, dove misura di tutte le cose è la pecunia, sia alquanto difficile che mai si riesca ad attuare un regime politico basato sulla giustizia o sulla prosperità.
Datemi, o Signore, il senso del ridicolo. Concedetemi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po' di gioia e possa farne parte anche ad altri.
Non c'è dolore in terra che il Cielo non possa guarire.
Così facilmente s'acquisterebbe il vivere, se il desio di accumulare denari non impoverisse gli altri.
Rimango fedele servitore del re, ma prima di Dio.
Diffido dell'elemosina che non costa e che non duole.
I poveri amano l'elemosina dei ragazzi perché non li umilia, e perché i ragazzi che han bisogno di tutti, somigliano a loro... L'elemosina d'un uomo è un atto di carità: ma quella d'un fanciullo è insieme una carità e una carezza.
Sudi la tua elemosina nelle tue mani fintantoché saprai a chi dai.
Se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
In materia d'elemosina, bisogna chiudere la bocca e aprire il cuore.
L'elemosina incoraggia l'assuefazione invece che l'autostima e la capacità di cavarsela da soli.
Siamo sempre mendicanti, anche nella fede.
Bisogna fare soltanto elemosine anonime. Hanno il grande vantaggio di sopprimere l'ingratitudine.
Il vero accattone è l'unico solo e vero re.
Se tutte le elemosine fossero concesse soltanto per compassione, i mendicanti sarebbero tutti morti di fame. La più grande dispensatrice di elemosine è la vigliaccheria.