Date, ricchi! L'elemosina è sorella della preghiera.— Victor Hugo
Date, ricchi! L'elemosina è sorella della preghiera.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
Negli occhi del giovane, arde la fiamma; negli occhi del vecchio, brilla la luce.
Se fosse dato ai nostri occhi terreni di vedere nella coscienza altrui, si giudicherebbe molto più sicuramente un uomo da quel che sogna, che da quel che pensa.
Il buonsenso esiste a dispetto, e non a causa, dell'istruzione.
Il ramo, quando una mano si approssima per staccarne un fiore freme e sembra nel medesimo tempo voler sfuggire a volersi offrire. Il corpo umano ha un simile fremito quando arriva l'istante in cui le dita misteriose della morte vogliono cogliere l'anima.
Quanto al mendicare, è più prudente mendicare che prendere, ma è più bello prendere che mendicare.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
Fa un cattivo servigio al mendicante chi gli dà da bere e da mangiare.
Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce.
Il vero accattone è l'unico solo e vero re.
Perché i mendicanti vivono ancora. Se tutte le elemosine venissero date solo per compassione, i mendicanti sarebbero tutti quanti morti di fame.
L'elemosina incoraggia l'assuefazione invece che l'autostima e la capacità di cavarsela da soli.
Prendere in prestito non è molto meglio di chiedere l'elemosina.
La religione cattolica è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio.