L'elemosina avvilisce tanto chi la riceve quanto chi la fa.
Caso è forse lo pseudonimo di Dio quando non voleva firmare.
Un popolo esiste soltanto in virtù della coscienza che ha della propria esistenza. Ci sono trecento milioni di cinesi; ma non lo sanno. Finché non si saranno contati, non conteranno.
È nella capacità di autoingannarsi che si mostra il massimo talento.
Nella vita si deve tener conto del caso. Il caso, in fin dei conti, è Dio.
L'ironia è la gaiezza della riflessione e la gioia della saggezza.
Dio aiuti i ricchi, i poveri possono chiedere l'elemosina.
Prendere in prestito non è molto meglio di chiedere l'elemosina.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
L'elemosina deprava sia colui che dà, e sia colui che prende, e per di più non raggiunge lo scopo, perché non fa che rafforzare la mendicità.
Il vero accattone è l'unico solo e vero re.
Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce.
Chi fa un'offerta a un morto, a quello non da nulla e toglie a sé stesso.
L'elemosina individuale stabilisce legami preziosi tra il ricco e il povero.
La religione cattolica è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio.
Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.