Io vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita.— Sandro Penna
Io vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita.
Quando vado a dormire la notte io dimentico tutto di quel giorno. Ogni giorno è un nuovo giorno per me.
Quando mi sveglio la prima cosa che faccio per precauzione è rimettermi a dormire.
Meglio dormire con un cannibale astemio che con un cristiano ubriaco.
Dormire peggio, mangiare male.
Ma il sonno è una divinità capricciosa e proprio quando lo si invoca, si fa aspettare.
Non è tempo di dormire perché il Paradiso non è fatto per i poltroni.
Se dormendo supino provate difficoltà di respiro, o vi paja d'aver sul petto una pietra; non vi prendete paura di spiriti maligni, attesoche altro non è che la circolazione del sanguo ritardata.
Il dormiente deve svegliarsi.
Ogni sera, forse, mettendoci a dormire, accettiamo il rischio di vivere dolori che consideriamo come inesistenti e non avvenuti perché saranno sofferti nel corso di un sonno che crediamo senza coscienza.
Nessun posto nella vita è più triste di un letto vuoto.